La Costituzione della Repubblica Italiana recita all'Art. 9:
La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

sabato 24 settembre 2011

San Casciano come Archeo Disneyland

Il manifesto appeso nella bacheca comunale in questi giorni...

Nel corso del 2010 in località Ponterotto, durante le opere di scavo del cantiere Laika, sono emersi importanti resti di un fabbricato etrusco e di una villa romana. A poco tempo dal ritrovamento Laika ha chiesto di rimuovere il complesso archeologico e ricollocarlo in altra sede. Invece di valorizzare queste testimonianze storiche, che rappresenterebbero tra l’altro un'ottima occasione per un turismo di qualità, e quindi una importante risorsa economica per il territorio, l'Amministrazione comunale ha aderito alla richiesta di Laika ed interviene, con denaro pubblico, per rendere possibile la demolizione dei ritrovamenti e la loro ricostruzione come finte rovine in altra sede: una Disneyland etrusca, un finto parco archeologico che costituisce una scelta dispendiosa e non tutela né valorizza il nostro patrimonio culturale e paesaggistico.

Da più di un anno il Comune e Laika hanno percorso l'iter autorizzativo, senza dare visibilità alla vicenda e negando trasparenza e confronto pubblico. In un momento di grande crisi, mentre i servizi subiscono tagli, il Comune usa i soldi dei cittadini per aiutare la multinazionale Hymer a smantellare il sito, distruggendo così una risorsa della comunità.

Ma la rimozione del complesso archeologico è solo l'ultimo di una serie di errori. Da più di 10 anni il Comune di San Casciano persevera nella scelta di una localizzazione sbagliata e ad alto impatto ambientale e paesistico per il capannone Laika, in un sito privo delle necessarie infrastrutture; questa decisione non tutela i lavoratori e non salvaguarda il territorio. Da anni l’azienda perde occupazione e produzione per la crisi generale del settore e non serve un gigantesco capannone, il triplo degli spazi attuali, a chi già preventiva di non ritornare ai livelli produttivi ante-crisi.

In discussione non è, dunque, il lavoro, ma una più corretta pianificazione territoriale:
le alternative esistono, e sono praticabili!


Per ulteriori informazioni:
http://www.luciacarlesi.blogspot.com
http://www.archeopatacca.blogspot.com

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