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mercoledì 17 gennaio 2007

Consiglio aperto, si parla di Laika

IL Corriere di Firenze, 17 Gennaio 2007

San Casciano - Signorini e Mazzei invitano cittadini, sindacati e associazioni - Resa dei conti per far il punto sul futuro insediamento

SAN CASCIANO VAL DI PESA - Il consiglio comunale torna al lavoro sulla questione Laika. Lo farà il prossimo 26 gennaio alle 16,30 presso la biblioteca comunale riunendosi in una seduta aperta al confronto con i vari esponenti del territorio. L’invito a partecipare è stato esteso alle associazioni e alle organizzazioni sindacali locali per discutere e dare modo a ciascuno di esprimere le proprie considerazioni sulla variante Laika.

Ad illustrare le motivazioni di questa convocazione il sindaco Ornella Signorini e il presidente del consiglio comunale Gianni Mazzei 'Gli amministratori di un Comune - spiega in apertura il primo cittadino - sono chiamati a svolgere il non sempre facile ruolo di analizzare il territorio, esaminarne le criticità e le potenzialità per poi cogliere le opportunità più orientate a migliorarlo e ad innalzare il livello dei suoi percorsi di sviluppo. L’insediamento della Laika al Ponterotto rappresenta un’irrinunciabile opportunità per la crescita del nostro territorio.

Della strategia politica che si intende attuare per concretizzare tale scelta, utile - lo ribadisco - a tutelare gli interessi del mondo del lavoro - discuteremo, spero in modo propositivo, nel corso del prossimo consiglio comunale che sarà volutamente aperto ai contributi e agli interventi di tutti gli attori del territorio, portatori degli interessi locali. A loro la seduta del 26 gennaio, indetta con il proposito di consentire ai cittadini di contemplare non una sola voce ma i diversi punti di vista espressi da più soggetti, darà l’occasione di riportare la propria posizione in un confronto politico che conta sulla partecipazione e sulla presenza di tutte le categorie sindacali e le associazioni socio-economiche locali.

Il consiglio darà anche a noi amministratori la possibilità di esplicitare un progetto che personalmente difendo con la massima trasparenza sin dai tempi della campagna elettorale, essendo inserito nel programma della coalizione. Mi aspetto che da questo incontro sorga un dibattito che, lungi dal decretare vincitori e vinti, metta in luce la strategia che si è inteso perseguire nell’interesse collettivo dei cittadini e dei lavoratori.

Non penso sia opportuno disperdere tempo ed energie rimettendo per l’ennesima volta in discussione le modalità del percorso attivato che riteniamo ovviamente essere corrette. Quello che ci interessa non è il terreno delle procedure, ma un confronto aperto sul piano politico con le diverse posizioni di una comunità che il territorio lo vuole vivere con seria consapevolezza e guardando anche alle prospettive future, agli obiettivi che possano assicurarle vitalità e dinamismo'.

'Come presidente del consiglio comunale - aggiunge Gianni Mazzei - sono orgoglioso del fatto che il consiglio, in tutte le sue componenti, si sia aperto ad un confronto e ad un dialogo con quanti hanno presentato le osservazioni alla Variante, dimostrando grande attenzione a tutte le voci contrarie al trasferimento dell’azienda.

La scelta di convocare un consiglio comunale aperto rappresenta un ulteriore passo di quel lavoro che i consiglieri, in seno alla commissione ambiente e territorio, hanno svolto con estrema puntualità e coerenza'.

Laika, il trasferimento è ancora lontano

Andrea Settefonti, La Nazione, 17/1/2007

Previsto per il 26 un consiglio comunale sull’argomento

SONO PASSATI quattro anni e del previsto trasferimento della Laika dalla zona industriale di Sambuca, Tavarnelle Val di Pesa, a quella di Ponterotto, San Casciano, si continua soltanto a discuterne. All’azienda era stato promesso che tutto si sarebbe risolto nel giro di due anni. Era il 2002. Di anni ne sono passati quattro, ma del nuovo capannone Laika non è stato posato un solo mattone.
Anzi. Si continua soltanto a parlarne. Come il prossimo 26 gennaio quando è stato convocato un consiglio comunale aperto. Il confronto sarà con i vari esponenti del territorio, sono state invitate a partecipare anche le varie associazioni e le organizzazioni sindacali locali per discutere e dare modo a ciascuna di esprimere le proprie considerazioni sulla variante Laika. Sono stati invitati anche quelli che hanno recentemente hanno presentato ricorso contro la scelta del Comune. Che tuttavia continua ad avere le idee chiare.
'L’insediamento — spiega il sindaco Ornella Signorini — della Laika al Ponterotto rappresenta un’irrinunciabile opportunità per la crescita del nostro territorio'.

SE, DUNQUE, da una parte l’amministrazione è intenzionata a portare avanti la pratica Laika, chi non ne vuole sapere del trasferimento sono Legambiente ‘Il Passignano’, Wwf delegazione Firenze, Italia Nostra, Comitato per l’Ambiente di San Casciano, Amat Montespertoli e la Fondazione per la tutela del territorio del Chianti Classico onlus, che hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per una questione legata all’acquisto del terreno da parte di Laika nel 2002.

IN PRECEDENZA, le stesse associazioni, avevano lanciato un appello sottoscritto da numerosi professionisti e professori universitari per chiedere al Comune di San Casciano di fare marcia indietro. Ed è a loro che si rivolge il sindaco Signorini in previsione del consiglio comunale di fine gennaio. 'Mi aspetto — conclude — che dall’incontro sorga un dibattito che, lungi dal decretare vincitori e vinti, metta in luce la strategia che si è inteso perseguire nell’interesse collettivo dei cittadini e dei lavoratori'.
Dal suo punto di vista, Laika spiega i motivi della scelta legata alla qualità della produzione.

'LA INFELICE e ormai onerosa collocazione logistica attuale (su cinque stabilimenti distanti tra loro, ndr) assieme all’esigenza di garantire agli addetti benessere e sicurezza nel posto di lavoro ha spinto l’azienda a progettare un nuovo stabilimento che renda possibile una moderna produzione a fronte della concorrenza del settore che dispone oggi in massima parte di stabilimenti recentissimi e moderni e garantisce alti standard nelle condizioni di lavoro'.